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English to Italian: EU New Green Deal General field: Bus/Financial Detailed field: Human Resources
Source text - English Jobs boost from low-carbon economy
The European Union is moving towards a Green New Deal as policies and investment are put in place to tackle the combined threats of the economic crisis and climate change. The strategy will help develop a sustainable economy and create millions of new jobs.
The twin challenges of climate change and the current economic crisis offer major potential gains, as EU leaders underlined at their mid-June European Council in Brussels. Their final conclusions note that both “make it possible to move to a safe and sustainable low-carbon economy capable of generating growth and creating new jobs”.
Just two days later, that political assessment was subjected to practical tests. As a prelude to the EU’s 2009 Green Week, governments, employers, trade unionists and labour market experts attended the restructuring forum in Brussels to analyse the impact of climate change polices on employment and ways to smooth
the transition to a low-carbon economy.
As the pace towards the end of the year Copenhagen Conference quickens, the European Commission is emphasising the same message: our current business model is no longer sustainable. That imperative is even more relevant in the current economic climate.
The Environment Commissioner Stavros Dimas told the annual European Business Summit in Brussels earlier this year: “Tackling the economic crisis offers an opportunity that we shall not miss to invest in energy efficient and low carbon technologies and services.”
The outcome, he predicted, would be “Nothing less than a Green New Deal” which would bring environmental and energy-related benefits, support economic activity and create green jobs.
Employment potential
By 2020, when many of the EU’s energy and climate change targets should be met, there will be an additional 20.3 million jobs in Europe, according to the European Centre for the Development of Vocational Training (CEDEFOP). A large number of these will be green.
Green employment will be mainly affected by several factors. One significant area of growth will be the manufacture of pollution-controlling devices added to existing production equipment. Another will involve employment substitution as emphasis moves away from fossil fuels to renewable energy sources. Finally, many tradespeople, such as plumbers, electricians and construction workers, will need to green their day-to-day skills and working methods.
The construction industry is likely to be one of the main beneficiaries as increasing emphasis is placed on energy efficient buildings. The report prepared for the Commission notes that applying the highest energy standards to the thermal refurbishment of property would create employment worth one million
man years by 2030.
By 2010, there are likely to be two million additional jobs in the renewable energies sector, mainly in manufacturing and installation.
Wind power development, for instance, opens up new opportunities for a range of professions – meteorologists, surveyors and engineers.
Tackling skills shortages
Understanding the skills necessary to make the transition to, and development of, a greener economy is essential if Europe is to reach its energy and environmental targets and enjoy maximum benefits from a sustainable economy.
The Commission has already emphasised that anticipating changing skills needs must be a priority for the coming decade. This was highlighted in the relaunched Lisbon economic growth and jobs strategy and given further political importance by EU leaders at their summits last year.
Globalisation, technological change and demographic trends will all make their presence felt as employees are prepared for tomorrow’s challenges. Attention will need to be given to such issues as the demand for new and higher skill requirements, changes in the competences required by certain professions, development of multitasking and multiskilling, rise in new and hybrid occupations,
and greater attention to certain social skill requirements.
Overall, it is estimated that between 2006 and 2015, the number of jobs with the highest qualification levels will increase by over 12.5 million in Europe and those with medium levels, including vocational training, by almost 9.5 million. In contrast, jobs for lowest qualifications will decrease by 8.5 million.
Translation - Italian L'economia a bassa emissione di carbonio crea lavoro
L'Unione Europea si sta muovendo verso un Nuovo Accordo Verde, nel quale verranno adottate politiche ed effettuati investimenti volti ad affrontare le minacce congiunte della crisi economica e del cambio climatico. Questa strategia favorirà lo sviluppo di un'economia sostenibile e la creazione di milioni di lavori nuovi.
La doppia minaccia rappresentata dal cambio climatico e dall'attuale crisi economica offre importanti potenziali di crescita, così come sottolineato dai leader dell'UE durante il Consiglio Europeo tenutosi a metà Giugno a Bruxelles. Le loro conclusioni finali evidenziano che entrambe le minacce "rendono possibile il passaggio ad un'economia a bassa emissione di carbonio sicura e sostenibile, capace di generare crescita e creare nuovi lavori".
Appena due giorno dopo, quella valutazione politica venne sottoposta a test pratici. A preludio della Settimana Verde dell'UE 2009, governi, datori di lavoro, sindacalisti ed esperti del mercato del lavoro presenziarono il forum di ristrutturazione a Bruxelles, analizzando l'impatto che le politiche sul cambio climatico avrebbero avuto sull'occupazione e valutando le modalità per agevolare la transizione verso un'economia a bassa emissione di carbonio.
Poiché la Conferenza di Copenaghen prevista per fine anno è oramai alle porte, la Commissione Europea sta lanciando lo stesso messaggio: il nostro attuale modello di economia non è più sostenibile. Questo imperativo è tanto più pertinente in considerazione dell'attuale situazione economica.
Il Commissario per l'Ambiente Stavros Dimas, in occasione dell'annuale European Business Summit, tenutosi all'inizio di quest'anno, disse: "Affrontare la crisi economica offre un'opportunità, che non dovremmo perdere, per investire in energia efficiente e in tecnologie e servizi a bassa emissione di carbonio"Il risultato, a suo parere, sarebbe "Niente di meno che un Nuovo Accordo Verde" che porterebbe benefici ambientali ed energetici, e sosterrebbe le nuove attività economiche e la creazione di lavori verdi.
Potenziale occupazionale
Secondo il Centro Europeo per lo Sviluppo della Formazione Professionale (CEDEFOP), per il 2020, termine entro il quale molti tra gli obiettivi dell'UE su energia e cambio climatico dovrebbero essere raggiunti, ci saranno ulteriori 20.3 milioni di posti di lavoro in Europa. Un ampio numero di questi sarà verde.
Le professioni verdi saranno principalmente influenzate da diversi fattori. Un settore significativo in crescita sarà la fabbricazione di dispositivi di controllo dell'inquinamento in aggiunta alla già esistente produzione di apparecchiature. Un altro coinvolgerà la sostituzione dell'occupazione in quanto l'importanza si allontana dai combustibili fossili verso le risorse d'energia rinnovabile. Infine, molti professionisti artigiani, quali idraulici, elettricisti, lavoratori dell'edilizia, dovranno rendere verdi le loro abilità giornaliere e i loro metodi di lavoro.
Il settore dell'edilizia sarà probabilmente tra i maggiori beneficiari poiché viene riconosciuta un'importanza sempre maggiore agli edifici ad energia efficiente. La relazione preparata per la Commissione evidenzia che, applicando i più alti standard di efficienza energetica al rinnovo termico degli immobili, si verrà a creare occupazione pari ad un milione di postientro il 2030.
Entro il 2010, ci saranno verosimilmente due milioni di ulteriori posti di lavoro nel settore delle energie rinnovabili, principalmente in produzione ed installazione.
Lo sviluppo dell'energia eolica, per esempio, apre nuove opportunità ad una serie di professioni - meteorologi, periti ed ingegneri.
Affrontare la carenza di competenze professionali
Capire quali siano e come sviluppare le competenze professionali necessarie ad effettuare la transizione verso un' economia più verde, è essenziale all'Europa per raggiungere i suoi obiettivi energetici ed ambientali, e per godere dei massimi benefici di un'economia sostenibile.
La Commissione ha già messo in luce che anticipare le necessità del cambio di abilità debba essere una priorità per il prossimo decennio. Questo concetto era stato evidenziato in occasione della rilanciata strategia di crescita occupazionale ed economica di Lisbona e investito di ulteriore importanza politica dai leader UE durante il vertice tenutosi lo scorso anno.
Globalizzazione, cambio tecnologico a andamento demografico influenzeranno enormemente i lavoratori nella loro preparazione alle sfide del domani. Queste questioni devono essere considerate con la massima attenzione, poiché la domanda di requisiti professionali nuovi e più alti, di cambi nelle abilità di certe professioni, di sviluppo di competenze e capacità combinate quali multitasking e multiskilling, sfocerà in occupazioni nuove ed ibride, e in un interesse maggiore nei confronti di un certo tipo di competenze sociali.
Complessivamente, si stima che tra il 2006 e il 2015, la domanda di lavoro in Europa crescerà fino ad oltre 12.5 milioni per i più alti livelli di qualifica e di quasi 9.5 milioni per i livelli medi, ivi compresa la formazione professionale. In antitesi, la domanda di lavoro per le qualifiche più basse, scenderà di 8.5 milioni.
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Years of experience: 24. Registered at ProZ.com: Sep 2006.