Come conciliare Paypal e commercialista
Thread poster: Marika Costantini
Marika Costantini
Marika Costantini  Identity Verified
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May 7, 2010

Ciao a tutti,
vi scrivo in quanto da poco più di un mese e mezzo ho aperto la partita IVA e, parlando degli aspetti fondamentali della contabilità da tenere (quali fatturazione progressiva, diciture da indicare sulle fatture e documentazione dei corrispettivi ricevuti), la mia commercialista mi ha detto che sfortunatamente conti come Paypal non possono essere considerati come dei "validi" mezzi per ottenere pagamenti ai fini fiscali, al contrario dei conti correnti bancari. Ora, forse mi
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Ciao a tutti,
vi scrivo in quanto da poco più di un mese e mezzo ho aperto la partita IVA e, parlando degli aspetti fondamentali della contabilità da tenere (quali fatturazione progressiva, diciture da indicare sulle fatture e documentazione dei corrispettivi ricevuti), la mia commercialista mi ha detto che sfortunatamente conti come Paypal non possono essere considerati come dei "validi" mezzi per ottenere pagamenti ai fini fiscali, al contrario dei conti correnti bancari. Ora, forse mi converrebbe ritornare da lei e chiarire bene cosa intendesse dire, ma chi tra di voi in possesso di un conto Paypal (che io ho da tempo e con cui mi trovo benissimo) ha avuto questo stesso problema col commercialista? Voi che tipo di documentazione presentate al commercialista per comprovare i corrispettivi ricevuti? Io pensavo che bastasse la stampa della pagina della transazione (in cui è indicato anche il nome dell'agenzia che effettua il pagamento). Non riesco a capire che tipo di problema ci possa essere anche perché so che moltissimi traduttori utilizzano tranquillamente Paypal o Moneybookers.
Grazie per ogni vostro suggerimento.
Marika
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Luciano Drusetta
Luciano Drusetta
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Una possibile soluzione May 7, 2010

Se il tuo commercialista non accetta la transazione di PayPal, potresti fare così:

1) collega il tuo conto PayPal a un conto corrente
2) quando arriva il pagamento su PayPal trasferisci l'importo sul conto corrente, mettendo (se possibile) la causale "Pagamento fattura ecc. ecc."
3) il commercialista considererà pagata la fattura nel momento in cui l'operazione è stata registrata in banca.

A mio avviso, il problema principale con PayPal però non è la "n
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Se il tuo commercialista non accetta la transazione di PayPal, potresti fare così:

1) collega il tuo conto PayPal a un conto corrente
2) quando arriva il pagamento su PayPal trasferisci l'importo sul conto corrente, mettendo (se possibile) la causale "Pagamento fattura ecc. ecc."
3) il commercialista considererà pagata la fattura nel momento in cui l'operazione è stata registrata in banca.

A mio avviso, il problema principale con PayPal però non è la "non validità" della transazione, quanto il fatto che se emetti fattura per un certo importo e quell'importo te lo versano su PayPal, PayPal ti trattiene una percentuale e così la fattura risulta in parte impagata.

Perciò se, mettiamo, fatturi 100 Euro, il netto che ti arriva su PayPal è (mettiamo) 98, ma tu devi trasferire sul tuo conto corrente 100 (mettendo di tasca tua 2 Euro), altrimenti per il commercialista la fattura risulta non saldata.

Luciano
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Mariella Bonelli
Mariella Bonelli  Identity Verified
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Prova del pagamento necessaria oltre un certo importo May 8, 2010

La legge prevede che i liberi professionisti possano ricevere pagamenti in contanti se inferiori a un importo determinato che è andato abbassandosi negli ultimi anni. Non so a quanto ammonti nel 2010, ma potrebbe essere nell'ordine di poche centinaia di euro. Poiché ricevere pagamenti con Paypal è conveniente solo fino a un importo di circa 150 euro (a causa appunto delle spese di cui parla Luciano), va da sè che per cifre superiori convenga avvalersi di altri metodi, tipo bonifico. Detto qu... See more
La legge prevede che i liberi professionisti possano ricevere pagamenti in contanti se inferiori a un importo determinato che è andato abbassandosi negli ultimi anni. Non so a quanto ammonti nel 2010, ma potrebbe essere nell'ordine di poche centinaia di euro. Poiché ricevere pagamenti con Paypal è conveniente solo fino a un importo di circa 150 euro (a causa appunto delle spese di cui parla Luciano), va da sè che per cifre superiori convenga avvalersi di altri metodi, tipo bonifico. Detto questo, penso che i pagamenti per importi bassi che avvengono tramite Paypal non debbano essere dimostrati affatto, perché potrebbero essere considerati come i pagamenti in contanti per i quali non è necessario produrre alcuna prova. Negli altri casi, ovvero per importi superiori, non so come ci si debba muovere, perché appunto in quei casi non mi rivolgo a Paypal e bisognerebbe effettivamente chiedere a un commercialista come gestire i costi che ne derivano...Collapse


 


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