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Arabic to Italian: Il modello di Dubai non si addice a tutti gli Stati del Golfo General field: Other Detailed field: Journalism
Source text - Arabic
نموذج دبي لا يصلح لكل دول الخليج
أينما يذهب المرء لا يسمع سوى الحديث عن نجاح دبي في تنويع اقتصادها والتخلص من تبعيتها
للنفط. هذا النجاح الذي يعتمد على طفرة
بناء عقارية، ترافقها نهضة سياحية وتجارية ومالية،
أصبح نموذجا لدول أخرى وفي مقدمها دول الخليج. لكن السؤال المطروح هو: هل يصح نموذج
دبي في أماكن أخرى؟
قبل محاولة الإجابة عن هذا السؤال، لا بد من القول إن إمارة دبي كانت سباقة في تطوير قطاعات
بديلة من صناعة استخراج النفط مقارنة بجيرانها. إذ بدأت منذ أكثر من عقدين ببناء مرافق
لوجيستية وسياحية ومالية لا تضاهيها مرافق أخرى توجد على المستوى العالمي. وعندما بدأت
الإمارة تقطف ثمار نموذجها التنموي
تفتحت أعين آخرين عليه. وهكذا بادرت أبو ظبي وقطر
والبحرين إلى بناء جزر وأبراج ومرافئ ومطارات على غرار دبي. كما خططت السعودية
والكويت لمشاريع ضخمة مماثلة في مجالي السياحة والتجارة.
ولكن تغيير وجهات السياح مع مرور السنين يستدعي إعادة النظر في نماذج التنمية
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التي تتخذ من
دبي قدوة لها، خصوصا أن الدول الخليجية التي تعمل على تقليدها تتمتع بسيولة مالية تسمح لها في
الوقت الحاضر بالاستثمار في قطاعات صناعية وخدمية أخرى لتنويع اقتصاداتها من اجل تنميتها
في شكل متوازن ومستدام. ويبرز من بين هذه القطاعات على الصعيد الصناعي مثلاً، قطاع
الطاقات المتجددة التي ستشهد عصراً ذهبيا في السنوات المقبلة، على ضوء التغييرات المناخية
والسياسات الجديدة للدول الصناعية الكبرى في هذا الصدد.
أما في مجال الخدمات، فالأمر المطلوب من كل دولة خليجية هو التخصص في مجال معين. على
سبيل المثال يمكن أن تكون الإمارات عاصمة السياحة والتجارة، وسلطنة عُمان عاصمة الثقافة،
والبحرين عاصمة المال، وقطر عاصمة المؤتمرات. أما السعودية فيمكن أن تكون عاصمة
لقطاعات صناعية وخدمية بحكم إمكاناتها الضخمة. ومن الجدير بالذكر أن الدول المذكورة أعلاه
مقبلة على توحيد أسواقها واعتماد عملة موحدة في إطار مجلس التعاون الخليجي، وفي هذا السياق
يمكن تصور تخصص
Translation - Italian Il modello di Dubai non si addice a tutti gli Stati del Golfo
Ovunque si vada non si sente altro che parlare del successo di Dubai nel differenziare la sua economia e nel liberarsi dalla sua dipendenza dal petrolio. Tale successo che dipende dal boom edilizio, unitamente alla rinascita del turismo, del commercio e della finanza, è diventato un modello per gli altri Stati, in particolare per quelli del Golfo. Ma la domanda è: il modello di Dubai può essere valido anche per altri luoghi?
Prima di provare a rispondere a questa domanda, occorre dire che, rispetto ai paesi vicini, l’Emirato di Dubai aveva già sviluppato in passato settori alternativi all’estrazione petrolifera, dato che da più di due decenni aveva cominciato a costruire servizi logistici, turistici e finanziari senza precedenti a livello mondiale. E quando l’Emirato cominciò a raccogliere i frutti del suo modello di sviluppo, gli altri se ne resero conto. Di conseguenza, Abu Dabi, Qatar e Bahrein si affrettarono a costruire isole, grattacieli, porti e aeroporti alla stessa rapidità di Dubai. E anche l’Arabia Saudita e il Kuwayt si misero a pianificare analoghi progetti di grandi dimensioni nei settori del turismo e del commercio.
Ma nel corso degli anni le mete dei turisti sono cambiate, pertanto occorre ripensare i modelli di sviluppo ispirati all’esempio di Dubai. In particolare, gli Stati del Golfo che si sforzano di imitarli, oggi godono di possibilità finanziarie che gli consentirebbero di sfruttare altri settori dell’industria e dei servizi per diversificare il loro sviluppo economico in modo equilibrato e duraturo. Fra questi settori, nell’ambito dell’industria, si distingue per esempio il settore delle energie rinnovabili che nei prossimi anni vivranno un’epoca d’oro alla luce dei cambiamenti climatici e delle nuove politiche messe in atto dai più grandi paesi industrializzati.
Per quanto riguarda l’ambito dei servizi, ciascun Stato del Golfo dovrebbe specializzarsi in un settore specifico. Per esempio, gli Emirati potrebbero essere la capitale del turismo e del commercio, il sultanato dell’Oman la capitale della cultura, il Bahrein la capitale finanziaria e il Qatar la capitale dei congressi. Mentre l’Arabia Saudita potrebbe essere la capitale dei settori industriali e dei servizi date le sue enormi capacità. Occorre inoltre ricordare che gli Stati sopra citati dovrebbero impegnarsi a unire i loro mercati e a svolgere un’azione comune nell’ambito del Consiglio di Cooperazione del Golfo. Tale contesto consentirebbe di mettere in atto una specializzazione che assomigli a quella vigente tra le capitali degli Stati federali tedeschi.
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Translation education
Master's degree - Università Ca' Foscari (Venezia)
Experience
Years of experience: 33. Registered at ProZ.com: Oct 2008.