Come organizzare i clienti?
Thread poster: Marco Cianci
Marco Cianci
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Jun 4, 2012

Forse la mia domanda è stupida, e mi scuso in tal caso, ma sono all'inizio della carriera, di clienti ancora non ne ho, quindi preferisco informarmi ora piuttosto che trovarmi dopo a non sapere cosa fare.

Mi sembra che sia impossibile poter gestire due traduzioni contemporaneamente, quindi mi chiedo, come posso fare se due clienti affezionati mi offrono un lavoro nello stesso periodo? Dico di no a uno che poi magari se ne va da un altro traduttore, o dico di si a entrambi facendo u
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Forse la mia domanda è stupida, e mi scuso in tal caso, ma sono all'inizio della carriera, di clienti ancora non ne ho, quindi preferisco informarmi ora piuttosto che trovarmi dopo a non sapere cosa fare.

Mi sembra che sia impossibile poter gestire due traduzioni contemporaneamente, quindi mi chiedo, come posso fare se due clienti affezionati mi offrono un lavoro nello stesso periodo? Dico di no a uno che poi magari se ne va da un altro traduttore, o dico di si a entrambi facendo un lavoro frettoloso per rispettare le scandeze così scontento tutti e se ne vanno comunque da un altro?
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Maria Teresa Pozzi
Maria Teresa Pozzi  Identity Verified
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È il destino del traduttore Jun 4, 2012

Ciao Marco,

quando avrai fatto un po' di esperienza ti renderai conto che questo è il nostro destino. Alterni periodi con poco lavoro a momenti di assoluto caos dove devi gestire diversi progetti contemporaneamente e finisci per lavorare nei fine settimana e la sera.
Si può sempre provare a concordare tempi di consegna un po' più "comodi". A volte i clienti indicano una scadenza, ma un qualche margine c'è. E altrimenti salti da una parte all'altra...è questo il nostro des
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Ciao Marco,

quando avrai fatto un po' di esperienza ti renderai conto che questo è il nostro destino. Alterni periodi con poco lavoro a momenti di assoluto caos dove devi gestire diversi progetti contemporaneamente e finisci per lavorare nei fine settimana e la sera.
Si può sempre provare a concordare tempi di consegna un po' più "comodi". A volte i clienti indicano una scadenza, ma un qualche margine c'è. E altrimenti salti da una parte all'altra...è questo il nostro destino...zero programmazione e molta flessibilità.
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Angie Garbarino
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In effetti... è il nostro destino Jun 4, 2012

Scherzando dico spesso che in questo lavoro bisognerebbe imparare a dormire solo nei periodi di scarso lavoro....

A parte gli scherzi, se ti trovi a gestire più clienti con la stessa scadenza ti consiglio di calcolare bene i tuoi tempi, allenarti alla resistenza, e poi procedere facendo un lavoro per volta (per maggiore concentrazione) terminarne uno in anticipo e poi procedere con l'altro, ma calcolando bene i tempi
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Scherzando dico spesso che in questo lavoro bisognerebbe imparare a dormire solo nei periodi di scarso lavoro....

A parte gli scherzi, se ti trovi a gestire più clienti con la stessa scadenza ti consiglio di calcolare bene i tuoi tempi, allenarti alla resistenza, e poi procedere facendo un lavoro per volta (per maggiore concentrazione) terminarne uno in anticipo e poi procedere con l'altro, ma calcolando bene i tempi e lavorando (ovviamente) anche di notte e nei week end.

Spero aiuti

Ciao!
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María José Iglesias
María José Iglesias  Identity Verified
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Non fare mai lavori frettolosi e superficiali Jun 4, 2012

Marco Cianci wrote:
Mi sembra che sia impossibile poter gestire due traduzioni contemporaneamente, quindi mi chiedo, come posso fare se due clienti affezionati mi offrono un lavoro nello stesso periodo? Dico di no a uno che poi magari se ne va da un altro traduttore, o dico di si a entrambi facendo un lavoro frettoloso per rispettare le scandeze così scontento tutti e se ne vanno comunque da un altro?


L'importante non è se sulla scrivania hai 2, 10 o 20 progetti. L'importante è non fare mai lavori frettolosi e superficiali. Non è importante neanche che il cliente si rivolga altrove se tu non sei in grado di consegnare nei tempi richiesti o se senti al momento l'impossibilità di gestire due traduzioni contemporaneamente. L'importante è invece che ogni lavoro sia eseguito con cura perché solo così i clienti ti rimarranno fedeli nel tempo. La professionalità è anche questa.
Se invece consegni un lavoro fatto male o senza rileggere perché in tutto il tempo a disposizione eri occupato a fare dell'altro, allora sì che perderai il cliente! E sicuramente lo perderai per sempre.

Man mano acquisirai più esperienza ti renderai conto della tua produzione giornaliera, e cioè del tempo che ti comporta tradurre in base alle conoscenze che hai del settore specifico, alle ricerche che ti comporterà ogni lavoro, alla tua velocità con il computer.

Quindi io ti direi: per ora niente fretta. Un progetto alla volta e solo nei settori che conosci bene. E quando non riesci ad accettare un lavoro perché non ce la faresti ad essere puntuale nella consegna, meglio dire al cliente: "no, grazie". Il cliente apprezzerà.

Sarai tu, quando avrai più lavoro, a decidere se lavorare la sera, la notte, il fine settimana o durante le vacanze. Non c'è un unico destino valido per tutti i traduttori. Ciascuno fa le proprie scelte e non è detto né ovvio che il lavoro debba occupare tutte le dimensioni della tua vita neanche quando di clienti ne avrai a centinaia.

María José



[Modificato alle 2012-06-04 12:59 GMT]


 
Angie Garbarino
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Specifico... Jun 4, 2012

Il mio (ovviamente) tra parentesi vuol solo dire che se non si vogliono rifiutare lavori, e dovendo pur vivere e dormire siccome le ore sono 24, bisogna A VOLTE anche lavorare nei week end e la sera.

Se poi qualcuno decide di lavorare 6-4-3-2 ore al giorno è logico che lo può fare, non l'ho specificato perché la domanda era "come posso gestire più clienti?" NON "posso gestire più clienti?".

Per cui ho consigliato COME, (secondo il mio modestissimo e umile avvis
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Il mio (ovviamente) tra parentesi vuol solo dire che se non si vogliono rifiutare lavori, e dovendo pur vivere e dormire siccome le ore sono 24, bisogna A VOLTE anche lavorare nei week end e la sera.

Se poi qualcuno decide di lavorare 6-4-3-2 ore al giorno è logico che lo può fare, non l'ho specificato perché la domanda era "come posso gestire più clienti?" NON "posso gestire più clienti?".

Per cui ho consigliato COME, (secondo il mio modestissimo e umile avviso), si possono gestire più lavori con la stessa scadenza.

Ci tengo anche a precisare che i miei consigli sono sempre da considerarsi soggettivi e derivanti dal mio modestissimo parere, ma certamente non sono IL VERBO.

Un caro saluto a tutti!
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Maria Teresa Pozzi
Maria Teresa Pozzi  Identity Verified
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Qualità Jun 4, 2012

Non ho menzionato la qualità del lavoro perché la davo per scontata. È ovvio che devi avere il tempo per rileggere i lavori che consegni. Se sei alle prime armi, non credo ti troverai a breve con tanti progetti da gestire (anche se te lo auguro) quindi avrai il tempo per organizzarti e renderti conto quanto riesci a tradurre in un giorno.

 
Angie Garbarino
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Infatti Jun 4, 2012

teapozzi wrote:

Non ho menzionato la qualità del lavoro perché la davo per scontata. È ovvio che devi avere il tempo per rileggere i lavori che consegni. Se sei alle prime armi, non credo ti troverai a breve con tanti progetti da gestire (anche se te lo auguro) quindi avrai il tempo per organizzarti e renderti conto quanto riesci a tradurre in un giorno.


Io pure, certamente...


 
Pierluigi Bernardini
Pierluigi Bernardini  Identity Verified
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Collega esperto in tuo aiuto Jun 5, 2012

Se hai due progetti in contemporanea, e non c'è verso di prorogare la scadenza di uno dei due, il mio consiglio è chiedere aiuto a un collega di cui ti fidi o, in alternativa, se non ne hai, puoi cercarne uno ad es. tramite la directory del sito, oppure tramite le risorse presenti e i gruppi presenti su facebook (sempre più frequentati): basta porre la domanda e ci sarà sicuramente qualcuno non solo in grado di aiutarti, ma anche eventualmente consigliarti un collega di sua fiducia.
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Se hai due progetti in contemporanea, e non c'è verso di prorogare la scadenza di uno dei due, il mio consiglio è chiedere aiuto a un collega di cui ti fidi o, in alternativa, se non ne hai, puoi cercarne uno ad es. tramite la directory del sito, oppure tramite le risorse presenti e i gruppi presenti su facebook (sempre più frequentati): basta porre la domanda e ci sarà sicuramente qualcuno non solo in grado di aiutarti, ma anche eventualmente consigliarti un collega di sua fiducia.

Potrai subappaltargli una parte del lavoro o anche tutto il progetto, a seconda delle tue necessità. Se poi hai margine, a seconda di ciò che devi al collega, potrai guadagnare qualcosina sul lavoro trattando comunque tu col cliente, altrimenti fa nulla, se non altro è un buon modo per non perdere il lavoro sul momento e il cliente in futuro.

Secondo me la collaborazione tra colleghi può essere un'ottima risorsa da sfruttare all'occorrenza.
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Marika Costantini
Marika Costantini  Identity Verified
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è tutto un altro paio di maniche.... Jun 6, 2012

Ciao Pierluigi,
ho appena letto il tuo commento e sinceramente non mi trovi molto d'accordo..
Nel momento in cui instauri un rapporto (lavorativo e, perché no, personale) con un'agenzia, che di conseguenza si fida di te, della tua preparazione in determinati settori (magari ti affida anche lavori di un suo cliente specifico che segui da tempo) e della tua accuratezza e precisione, competenza ecc ecc, trovo scorretto nei confronti dell'agenzia subappaltare di tua iniziativa un lavoro
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Ciao Pierluigi,
ho appena letto il tuo commento e sinceramente non mi trovi molto d'accordo..
Nel momento in cui instauri un rapporto (lavorativo e, perché no, personale) con un'agenzia, che di conseguenza si fida di te, della tua preparazione in determinati settori (magari ti affida anche lavori di un suo cliente specifico che segui da tempo) e della tua accuratezza e precisione, competenza ecc ecc, trovo scorretto nei confronti dell'agenzia subappaltare di tua iniziativa un lavoro, anche perché spesso si firmano degli accordi di riservatezza che vietano chiaramente questi lavori in subappalto.
La cosa migliore sarebbe (se proprio non si è fisicamente in grado di terminare entrambi i lavori) rinunciare ad uno dei lavori dicendo chiaramente all'agenzia che per mancanza di tempo non possiamo consegnare la traduzione entro la scadenza richiesta, e magari in questo caso consigliare all'agenzia un collega di cui ci fidiamo e che sappiamo che lavora bene nel settore specifico della traduzione. Sarà poi l'agenzia (e non noi) a decidere se accettare il nostro consiglio ed interpellare la persona che le abbiamo consigliato oppure no. Penso che agli occhi del/i project manager/s un atteggiamento di questo tipo dimostri professionalità e serietà.
Purtroppo può capitare che a volte dobbiamo dire di no ai nostri clienti, l'atteggiamento di accettare indistintamente qualsiasi lavoro e poi, nel caso non siamo in grado di occuparcene noi stessi, subappaltarlo in tutto o in parte (e magari farci poi la "cresta" con il cliente finale) non mi sembra corretto.
La collaborazione tra colleghi io la trovo utilissima, fermo restando che non vada poi a discapito dell'agenzia per la quale lavoriamo, non soltanto a livello economico ma anche qualitativo.
Marika

[Modificato alle 2012-06-06 08:27 GMT]
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Manuela Dal Castello
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È un falso problema Jun 6, 2012

Mi permetto di dire che secondo me si tratta di un falso problema, nel senso che il dover gestire una molteplicità di impegni, a volte contrastanti, non è prerogativa né dei traduttori né dei freelance in generale.

Lavorando in un ufficio per quasi 20 anni, quindi nella "dorata"(?) bambagia dei dipendenti, dovevo arrangiarmi a far rientrare nella stessa giornata l'inserimento degli ordini di produzione, il controllo dell'avanzamento della produzione, parte dell'organizzazione de
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Mi permetto di dire che secondo me si tratta di un falso problema, nel senso che il dover gestire una molteplicità di impegni, a volte contrastanti, non è prerogativa né dei traduttori né dei freelance in generale.

Lavorando in un ufficio per quasi 20 anni, quindi nella "dorata"(?) bambagia dei dipendenti, dovevo arrangiarmi a far rientrare nella stessa giornata l'inserimento degli ordini di produzione, il controllo dell'avanzamento della produzione, parte dell'organizzazione delle spedizioni, l'informazione da dare ai clienti su questi due punti, l'invio e il ricevimento di corrispondenza commerciale varia, l'archivio, le visite ai clienti e i viaggi all'estero del mio diretto superiore, accompagnare a pranzo o in stabilimento e fare da interprete per i visitatori, nonché portare il caffè a possibili ospiti della direzione e fare in modo che nel bar direzionale non mancasse il necessario.
Vi assicuro che non è facile combinare il tutto in modo da non lasciare da parte cose importanti, magari con il telefono che suona ogni 5 minuti, con problemi di consegna che non dipendono da te ma che tu rappresenti di fronte ai clienti e che hai difficoltà ad affrontare (clienti che urlano, che qualche volta passano anche agli insulti personali... lasciamo perdere le varie considerazioni accessorie).

Oppure, altro esempio: preparare in casa un pranzo relativamente complesso con un bambino di pochi mesi che piange, la casa da pulire e i capelli che da settimane non riesci a lavare.

Notare che le due cose di cui sopra possono anche essere contemporanee...

Oppure ancora, cosa di cui tutti qui probabilmente abbiamo una certa pratica: trovarsi alle 3 del pomeriggio a pensare che il giorno dopo ci sono due compiti "tosti" e tre interrogazioni, tutto quanto da ripassare, fuori c'è il sole e gli amici ti chiamano per una partita di calcio o un giro a negozi, a seconda dei gusti, e in più si avrebbe voglia di fare un sonnellino....

Non è altro che una questione di esperienza: a mano a mano che si avanza e si lavora si impara a gestire e a far combaciare le varie cose.
Non serve più di tanto fasciarsi la testa in anticipo. Prepararsi sì, ma a volte è difficile fare considerazioni senza conoscere la situazione reale: tanto per dire, sapere che uno ha un bambino piccolo o un genitore ammalato da assistere non è un dettaglio da poco.

Manuela
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Pierluigi Bernardini
Pierluigi Bernardini  Identity Verified
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Beh lo si fa presente Jun 6, 2012

Marika Costantini wrote:

Ciao Pierluigi,
ho appena letto il tuo commento e sinceramente non mi trovi molto d'accordo..
Nel momento in cui instauri un rapporto (lavorativo e, perché no, personale) con un'agenzia, che di conseguenza si fida di te, della tua preparazione in determinati settori (magari ti affida anche lavori di un suo cliente specifico che segui da tempo) e della tua accuratezza e precisione, competenza ecc ecc, trovo scorretto nei confronti dell'agenzia subappaltare di tua iniziativa un lavoro, anche perché spesso si firmano degli accordi di riservatezza che vietano chiaramente questi lavori in subappalto.
La cosa migliore sarebbe (se proprio non si è fisicamente in grado di terminare entrambi i lavori) rinunciare ad uno dei lavori dicendo chiaramente all'agenzia che per mancanza di tempo non possiamo consegnare la traduzione entro la scadenza richiesta, e magari in questo caso consigliare all'agenzia un collega di cui ci fidiamo e che sappiamo che lavora bene nel settore specifico della traduzione. Sarà poi l'agenzia (e non noi) a decidere se accettare il nostro consiglio ed interpellare la persona che le abbiamo consigliato oppure no. Penso che agli occhi del/i project manager/s un atteggiamento di questo tipo dimostri professionalità e serietà.
Purtroppo può capitare che a volte dobbiamo dire di no ai nostri clienti, l'atteggiamento di accettare indistintamente qualsiasi lavoro e poi, nel caso non siamo in grado di occuparcene noi stessi, subappaltarlo in tutto o in parte (e magari farci poi la "cresta" con il cliente finale) non mi sembra corretto.
La collaborazione tra colleghi io la trovo utilissima, fermo restando che non vada poi a discapito dell'agenzia per la quale lavoriamo, non soltanto a livello economico ma anche qualitativo.
Marika

[Modificato alle 2012-06-06 08:27 GMT]


Ciao Marika,

sicuramente, se ciò è possibile.
Dipende dal cliente, se con un'agenzia hai firmato un accordo di non divulgazione dei dati chiaramente non puoi farlo. Con un tuo cliente diretto la cosa può essere ben diversa. In ogni caso si può far presente la cosa e, risottolineo, trovi un collega di tua fiducia o che ti hanno consigliato altri colleghi ed è fidato e preparato, quindi ci si assicura sulla qualità del lavoro, poi chi affida il lavoro al collega può revisionarlo lui stesso alla fine, così da assicurare un prodotto di qualità.
Riguardo al prezzo, nessuna cresta, se io ho procurato un lavoro a un collega e tratto io col cliente non vedo niente di male se ho un piccolo margine (qualora sia possibile, a seconda del prezzo stabilito col cliente diretto e quello richiesto dal collega), tanto più se devo revisionare la traduzione del collega stesso. Anche al cliente diretto si può far presente che ci si sta avvalendo della collaborazione altrui.
Non sto parlando certo di accettare qualunque lavoro e poi subappaltarlo a destra e a manca a chicchessia.

[Modificato alle 2012-06-06 09:04 GMT]

[Modificato alle 2012-06-06 09:05 GMT]

[Modificato alle 2012-06-06 09:07 GMT]


 
Marika Costantini
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L'importante è farlo alla luce del sole.. Jun 6, 2012

Pierluigi, sono d'accordo sul tuo ragionamento perché anch'io trovo utilissima la collaborazione tra colleghi, l'importante è, come ti dicevo, informarne l'agenzia o il cliente diretto ed essere sicuri dell'affidabilità del collega qualitativamente parlando.
Io personalmente ho ricevuto in passato traduzioni molto "diverse" da quelle che solitamente il traduttore prescelto mi inviava (ovviamente non ero stata informata del subappalto) e l'ho vista come una mancanza di rispetto nei miei
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Pierluigi, sono d'accordo sul tuo ragionamento perché anch'io trovo utilissima la collaborazione tra colleghi, l'importante è, come ti dicevo, informarne l'agenzia o il cliente diretto ed essere sicuri dell'affidabilità del collega qualitativamente parlando.
Io personalmente ho ricevuto in passato traduzioni molto "diverse" da quelle che solitamente il traduttore prescelto mi inviava (ovviamente non ero stata informata del subappalto) e l'ho vista come una mancanza di rispetto nei miei confronti (anche perché, purtroppo, il traduttore non si era poi preoccupato di revisionare il testo...).
Come ultima cosa, ovviamente è doveroso essere pagati nel momento in cui si effettua una revisione..anche in quel caso, bisogna accordarsi con l'agenzia.
Un mio consiglio a Marco....comincia a mettere in preventivo fine settimana/serate/nottate (!) spese a lavorare, purtroppo l'imprevedibilità è uno degli aspetti che più caratterizza questo lavoro. Ci saranno giorni "vuoti", nessuna agenzia/cliente che si fa vivo, comincerai a preoccuparti e poi improvvisamente ti contatteranno tutti insieme (a me di solito capita così!) e non saprai più da che parte girarti. L'importante, come dice Manuela, è organizzarsi, poi con il tempo imparerai a gestire il tutto nel migliore dei modi.
In bocca al lupo!
Marika
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Marco Cianci
Marco Cianci  Identity Verified
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Grazie Jun 6, 2012

Ringrazio tutti per le loro risposte e, da quello che leggo, è più o meno come me lo immaginavo, ossia una vita passata davanti allo schermo a tradurre!

 
Manuela Dal Castello
Manuela Dal Castello  Identity Verified
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No, non è così Jun 6, 2012

Marco Cianci wrote:

Ringrazio tutti per le loro risposte e, da quello che leggo, è più o meno come me lo immaginavo, ossia una vita passata davanti allo schermo a tradurre!


E aggiungo: magari lo fosse!
In realtà ci sono molti tempi morti, molti momenti in cui non si sa nemmeno da dove iniziare e si vorrebbero avere 10 mani per usare 5 tastiere, anzi si vorrebbero usare le mani per fare altri lavori e scrivere al computer con i piedi, c'è il tempo da dedicare alla formazione continua e al marketing, nonché al tenersi informati sugli obblighi legali e fiscali.
E poi c'è la vita oltre il lavoro.


Edit: scusa ma mi viene in mente solo ora. Il titolo del tuo messaggio non è propriamente corretto, visto che è impossibile organizzare i clienti ma si può agire solo su se stessi....

[Edited at 2012-06-06 09:44 GMT]


 


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