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Non ci posso credere
Thread poster: Tom in London
Maria Teresa Pozzi
Maria Teresa Pozzi  Identity Verified
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Ovviamente Nov 20, 2014

non è una cosa che faccio di regola, ma se capita non mi scandalizzo. Soprattutto in Italia i tempi di pagamento sono lunghi. Per questo motivo e anche per un discorso di tariffa non lavoro più da anni con le agenzie italiane, ma con i clienti diretti non è facile ottenere tempi di pagamento inferiori a 60 giorni e questo è un dato di fatto per tutte le professioni.

 
Angie Garbarino
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Scambio di opinioni Nov 20, 2014

Maria Teresa Pozzi wrote:

non è una cosa che faccio di regola, ma se capita non mi scandalizzo. Soprattutto in Italia i tempi di pagamento sono lunghi. Per questo motivo e anche per un discorso di tariffa non lavoro più da anni con le agenzie italiane, ma con i clienti diretti non è facile ottenere tempi di pagamento inferiori a 60 giorni e questo è un dato di fatto per tutte le professioni.


Ma mi permetto di dissentire totalmente. Approfitto anche per affermare che nemmeno io mi scandalizzo, (non è una condizione che mi si addice), esprimo però il mio dissenso su tutto quanto, non è vero che è un dato di fatto per tutte le professioni, è semplicemente un giro vizioso creatosi a causa di chi la pensa in questo modo, difficile da sradicare come le tariffe a 0.045 del titolo del thread.


 
Tom in London
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Anch'io ma Nov 20, 2014

Maria Teresa Pozzi wrote:

almeno per quanto mi riguarda, ma io sui termini di pagamento mi sento di essere più elastica (max. 90 giorni). E il giro di crea, sempre nella mia esperienza almeno. Non vedo perché i traduttori dovrebbero essere esentati dai problemi che sempre più liberi professionisti e aziende si trovano a dover affrontare.


Anch'io ma mi scoccia sempre quando penso alla tempestività con la quale loro esigono la consegna.


 
Maria Teresa Pozzi
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Sia ben chiaro Nov 20, 2014

il mio assoluto dissenso rispetto ai 0,045 centesimi. Non mi sogno neanche di accettare un lavoro a quella tariffa! Piuttosto faccio la maglia. Probabilmente i pagamenti molto lunghi sono un malcostume soprattutto italiano (ma forse neanche, ma non so dire di altre realtà). Lavorando quasi esclusivamente per clienti nelle aree di lingua tedesca, vedo perfettamente la differenza, ma mi sento comunque di dissentire rispetto alla tua totale chiusura Angie.

 
Bruno Depascale
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Pagamenti in ritardo: bene solo se il cliente è importante Nov 20, 2014

Angie Garbarino wrote:


Un incredibile numero di voi accetta pagamenti a 60/90, io mi domando come facciate... sicuramente avrete altri introiti mensili, o siete ricchi di famiglia.

Oggi ho perso un altro cliente per non accettare 60 giorni.


Ciao Angie,
questi termini purtroppo sono particolarmente presenti in Italia. Per quanto mi riguarda, le agenzie estere pagano in maniera più o meno puntuale (max 60 giorni).
L'unico mio cliente italiano è una casa editrice molto nota nel settore medico, che mi ha pagato le fatture emesse da gennaio 2014 solo un mese fa.
Nel mio caso, so che è una grande azienda e in un certo senso "mi fido di loro", però credo che sia necessario diversificare i clienti per poter far fronte anche ai pagamenti in ritardo..
Ovviamente, questo cliente accetta scadenze abbastanza dilazionate anche sulle traduzioni, senza starmi col fiato sul collo e permettendomi di accettare i lavori "normalmente retribuiti" delle agenzie estere.

[Edited at 2014-11-20 18:25 GMT]


 
Tom in London
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Malcostume Nov 20, 2014

Maria Teresa Pozzi wrote:
..... i pagamenti molto lunghi sono un malcostume soprattutto italiano .....


.... sì, ed è un serpente che si mangia la coda, in quanto se io non pago te, tu non puoi pagare i tuoi clienti, loro non possono pagare i loro, e così via.

Tenere i soldi in banca il più a lungo possibile, per poter avere gli interessi, è proprio da pidocchiosi, o ladri. Comunque sia, è uno schifo.

In contrasto, pochi giorni fa ho avuto un cliente tedesco con il quale non avevo mai lavorato prima, gestito da due italiane, le quali evidentemente hanno imparato come si dovrebbe fare, che mi ha pagato in 24 ore!

[Edited at 2014-11-20 18:43 GMT]


 
Christel Zipfel
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Assolutamente d'accordo Nov 20, 2014

Angie Garbarino wrote:

Maria Teresa Pozzi wrote:

non è una cosa che faccio di regola, ma se capita non mi scandalizzo. Soprattutto in Italia i tempi di pagamento sono lunghi. Per questo motivo e anche per un discorso di tariffa non lavoro più da anni con le agenzie italiane, ma con i clienti diretti non è facile ottenere tempi di pagamento inferiori a 60 giorni e questo è un dato di fatto per tutte le professioni.


Ma mi permetto di dissentire totalmente. Approfitto anche per affermare che nemmeno io mi scandalizzo, (non è una condizione che mi si addice), esprimo però il mio dissenso su tutto quanto, non è vero che è un dato di fatto per tutte le professioni, è semplicemente un giro vizioso creatosi a causa di chi la pensa in questo modo, difficile da sradicare come le tariffe a 0.045 del titolo del thread.



Non è che a me tra 30 e 60 giorni o peggio cambia qualcosa nella vita, dato che per fortuna non debbo vivere alla giornata, come penso tutti i partecipanti a questo thread, ma mi permetto di ricordare che i termini di pagamento non sono mai scolpiti nella pietra e si possono sempre negoziare, agenzie o clienti diretti che siano. Se non si riesce, per me ciccia, io oltre i 30 giorni non accetto. Per me è una questione di principio.

Per Tom in London: In Italia purtroppo non si percepiscono più interessi sul conto corrente, anzi, devi pure pagare spese e tasse per tenere i soldi in banca. A maggior ragione non si capisce perché i committenti vogliono pagare a due mesi o più. Secondo me, è proprio un problema di liquidità, e io mi preoccupo e basta se vogliono pagare molto in là.

No, i soldi stanno bene sul conto mio o in tasca mia, e il prima possibile. Io tutto questo giro che si creerebbe francamente non ce lo vedo sennò a discapito mio, cioè a favore del cliente che con i soldi che mi dovrebbe tira avanti altri mesi anziché chiederli in prestito (che per quelli sì che si pagano gli interessi!).


 
Tom in London
Tom in London
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Sì ma Nov 20, 2014

Christel Zipfel wrote:

Per Tom in London: In Italia purtroppo non si percepiscono più interessi sul conto corrente,


Sì ma non necessariamente stiano su un conto corrente. Forse il ritardo nei pagamenti sta anche nel fatto che per trasferire l'ammontare da un altro tipo di conto, ad es. un conto deposito a 2 o 3 mesi, sul c/c, ci vuole tempo. Se tieni in considerazione che una agenzia di traduzioni può avere in qualsiasi momento un milione da riconoscere a vari traduttori, la cosa diventa appettitosa, tipo € 2.500....quanto basta per pagare un collaboratore....oppure l'affitto e le spese per l'ufficio....tutto scaricabile.....

Una ragione logica ci deve pur essere.

[Edited at 2014-11-20 20:14 GMT]


 
anna albano
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Pagamenti a un massimo di 90 giorni Nov 21, 2014

Maria Teresa Pozzi wrote:

almeno per quanto mi riguarda, ma io sui termini di pagamento mi sento di essere più elastica (max. 90 giorni). E il giro di crea, sempre nella mia esperienza almeno. Non vedo perché i traduttori dovrebbero essere esentati dai problemi che sempre più liberi professionisti e aziende si trovano a dover affrontare.


Intanto un saluto a tutti i colleghi.

Sono d'accordo con Maria Teresa, le cui parole riflettono la mia esperienza: un massimo di 90 giorni è scomodo ma ancora accettabile se si ha una sufficiente rotazione di clienti.

Sono anche d'accordo sul fatto che un traduttore è esposto ai medesimi problemi di altri professionisti e dei committenti. D'altra parte, però, da qualche anno noto che è sempre più necessario affinare la capacità di distinguere tra i clienti realmente in sofferenza e quelli che sulla crisi ci marciano.


 
patrizia musiu
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90 giorni sono troppi Nov 21, 2014

Senza nessuna polemica con chi la pensa diversamente, io concordo con Angie e Christel: si tratta di una questione di principio, 90 giorni sono decisamente troppi, difficilmente un cliente estero mi ha proposto termini superiori a 30 giorni.

Anche a me la proposta di un termine così lungo fa pensare o a problemi di liquidità del committente o al fatto che "ne approfitta" perché mi considera l'ultima ruota del carro, quindi ritiene che io possa tranquillamente aspettare.
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Senza nessuna polemica con chi la pensa diversamente, io concordo con Angie e Christel: si tratta di una questione di principio, 90 giorni sono decisamente troppi, difficilmente un cliente estero mi ha proposto termini superiori a 30 giorni.

Anche a me la proposta di un termine così lungo fa pensare o a problemi di liquidità del committente o al fatto che "ne approfitta" perché mi considera l'ultima ruota del carro, quindi ritiene che io possa tranquillamente aspettare.

Ma c'è dell'altro: al di là del discorso che "poi si crea il giro", entra in gioco una questione psicologica mia per la quale mi sento davvero poco motivata a lavorare, magari con tempi molto stretti, per un compenso che vedrò dopo 3 mesi!
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Pierluigi Bernardini
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Vergogna tutta italiana Nov 22, 2014

D'accordo anch'io con Angie, Christel e hamtaro, è ora di smetterla di fare favori alle agenzie italiane e in generale ai clienti che impongono le loro condizioni: tariffe da fame, tempi di pagamento assurdi e ci aggiungerei anche lavorare col CAT tool che impongono loro perché vogliono gli sconti. Basta! Noi non facciamo credito alle agenzie!

Non regge più la scusa del "se non fai così, non lavori", "eh ma la crisi", il crollo delle tariffe credo sia cominciato ben prima della
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D'accordo anch'io con Angie, Christel e hamtaro, è ora di smetterla di fare favori alle agenzie italiane e in generale ai clienti che impongono le loro condizioni: tariffe da fame, tempi di pagamento assurdi e ci aggiungerei anche lavorare col CAT tool che impongono loro perché vogliono gli sconti. Basta! Noi non facciamo credito alle agenzie!

Non regge più la scusa del "se non fai così, non lavori", "eh ma la crisi", il crollo delle tariffe credo sia cominciato ben prima della crisi.

Avete danneggiato un'intera categoria, complimenti.

E non è giusto nemmeno dire "90 giorni è la prassi in Italia": vallo a dire a un idraulico appena fatto il lavoro, o al titolare del ristorante dove hai appena consumato un pranzo, se non al notaio di turno.

E' ora di finirla con questo sistema. 30 giorni di tempo per pagare va più che bene.
Fai il lavoro e vieni pagato dopo oltre 3 mesi? e se disgraziatamente per qualche mese non hai lavoro continuativo? con cosa mangi?

E non vale più neanche il consiglio "eh ma quello non è il tuo mercato, devi cercare i clienti che sono disposti a pagare bene", "lascia le briciole a chi lavora male".

Non è del tutto vero, perché ritengo che globalmente il mercato si rovina comunque, e finisce che i clienti buoni devi cercarli col lanternino. E non è sempre facile. Ogni anno le università sfornano nuovi traduttori agguerriti in termini di tariffe.
In più mettici anche che traduttori in grado di produrre un lavoro discreto che lavorano a tariffe basse sono sempre più numerosi, allora la percezione del cliente su qualità e tariffe è irreversibilmente deviata.

Poi i traduttori che dopo anni di esperienza lavorano a tariffe stracciate (e a occhio e croce ce ne sono parecchi) perché magari hanno un altro lavoro che gli copre il sedere o hanno in qualche modo abbandonato la nave prima che affondasse sono i primi a doversi vergognare.
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Luca Tutino
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Possibile soluzione contro i soprusi Nov 22, 2014

Comunque un'idea potrebbe essere questa: quotare sempre un prezzo un po' più alto di quello che si intende spuntare, per poi offrire uno sconto soltanto ai clienti con cui si ottengono condizioni adeguate e si lavora come si deve.

Questa sembra ad esempio essere un'ovvia regola non scritta per una categoria il cui mercato potrebbe non essere molto dissimile dal nostro, quello dei gra
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Comunque un'idea potrebbe essere questa: quotare sempre un prezzo un po' più alto di quello che si intende spuntare, per poi offrire uno sconto soltanto ai clienti con cui si ottengono condizioni adeguate e si lavora come si deve.

Questa sembra ad esempio essere un'ovvia regola non scritta per una categoria il cui mercato potrebbe non essere molto dissimile dal nostro, quello dei grafici, come potete vedere qua: How to Charge For Your Graphic Design Work (& Get What You Deserve).

[PS Per errore ho inserito i due post in ordine inverso]

[Edited at 2014-11-22 16:14 GMT]
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Luca Tutino
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E' semplicemente un (altro) sopruso Nov 22, 2014

A prescindere da quello che ognuno di noi fa per barcamenarsi nella situazione concreta in cui si trova, il problema della dilazione di pagamento ingiustificata è che in questo modo l'imprenditore si prende un'agevolazione finanziaria (in termini di interessi, di cashflow e di rischio) senza remunerarla in modo specifico. Se poi l'agevolazione non remunerata diventa una condizione obbligatoria per la collaborazione, entriamo nel campo di quell'esercizio indebito della forza per impedire il qual... See more
A prescindere da quello che ognuno di noi fa per barcamenarsi nella situazione concreta in cui si trova, il problema della dilazione di pagamento ingiustificata è che in questo modo l'imprenditore si prende un'agevolazione finanziaria (in termini di interessi, di cashflow e di rischio) senza remunerarla in modo specifico. Se poi l'agevolazione non remunerata diventa una condizione obbligatoria per la collaborazione, entriamo nel campo di quell'esercizio indebito della forza per impedire il quale esistono gli stati e le loro leggi.

Quanto alla grande casa editrice che paga (spesso una miseria) a centinaia di giorni fine mese (tutte), senza ragioni specifiche e gravi, a mio avviso dovrebbero scattare pesanti sanzioni, come prevederebbe (o era previsto che prevedesse) la normativa europea. Non è vero neanche che si tratti di una condizione universale nel nostro paese. il mese scorso mi è capitato eccezionalmente di potere accettare un lavoretto da un'agenzia italiana e dopo averlo consegnato mi sono preparato al peggio, predisponendomi promemoria per i prossimi mesi. E invece mi hanno pagato entro la settimana!

A chi dice che tutta l'economia Italiana funziona così, rispondo che, visto come stiamo messi, evidentemente gli effetti di questo sistema non sono molto felici. Un paio di decenni fa questo discorso sarebbe parso del tutto ovvio, ma oggi stiamo retrocedendo a passi da gigante, e tra non molto ci troveremo a lavorare in condizioni simili a quelle dei tempi della prima rivoluzione industriale.

Io continuo a cercare di evitare di accettare simili condizioni, e non mi faccio problemi a chiedere - e talvolta ottenere, all'estero però - un pagamento anticipato quando opportuno e necessario. Ma temo che senza l'aiuto di un'economia ben regolata le nostre resistenze individuali non possano contrastare granché simili soprusi, perché soltanto chi ha la "fortuna" di avere lavoro più o meno regolare e a sufficienza può veramente opporre resistenza in fase di negoziazione.
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Tom in London
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Pizza Nov 22, 2014

Luca Tutino wrote:

....A chi dice che tutta l'economia Italiana funziona così, rispondo che.....


Tu preparami tempestivamente un pizza, io me la mangio con pari tempestività, e ti pagherò a 90 + 10 gg d.f.f.m.



Non sarebbe male creare una lista nera fuori Proz (perché Proz non lo permetterebbe) da distribuire privatamente, delle agenzie che pagano male.

[Edited at 2014-11-22 16:25 GMT]


 
patrizia musiu
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Esiste in rete una free blacklist Nov 23, 2014

Tom, non so se il link corrispondente si può pubblicare qui, ma io ne conosco una che riporta un lungo e dettagliato elenco di agenzie poco rispettose del lavoro dei traduttori.

Per trovarla, basta digitare su Google queste parole chiave "translation ethics blogspot blacklist".

Se vuoi, puoi anche contribuire ad allungare l'elenco...

[Modificato alle 2014-11-23 17:14 GMT]


 
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